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L’ipocrisia di quella buona società

Sotto il velo del perbenismo, c'è un vuoto totale, a perdere

da Daniele Venturi
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ipocrisia

Tra banale conformismo e rinnegamento di sé

La cosiddetta “buona società” spesso ci costringe a sopportare con pazienza situazioni e comportamenti stolti, folli, stravaganti e ottusi, mentre i meriti personali devono quasi chiedere perdono o nascondersi, poiché la superiorità intellettuale sembra ferire gli altri senza alcuna volontà intenzionale.

Questo contesto sociale ci costringe a cercare un’armonia superficiale con gli altri, sacrificando la nostra autenticità e, talvolta, deformando la nostra vera essenza per adeguarci agli standard imposti.

In questa società, ci troviamo a dover rinnegare dolorosamente il nostro vero sé, abbandonando gran parte della nostra individualità per assomigliare agli altri. L’idea di essere diversi o di mostrare le nostre capacità e talenti può essere vista come una minaccia alla delicatezza dell’equilibrio sociale, costringendoci a nascondere ciò che ci rende unici e preziosi.

Ipocrisia: una idiozia totale

Il filosofo Arthur Schopenhauer ha osservato con saggezza la dinamica di questa società, mettendo in luce le sue contraddizioni e i suoi limiti.

La sua riflessione ci invita a porre l’attenzione sulla necessità di trovare un equilibrio tra la conformità sociale e la vera ed indissolubile autenticità, che solamente ‘personale’ può essere.

Dovremmo quindi con pazienza e cervello acceso, interrogarci sulla vera natura della “buona società” e se sia veramente saggio sacrificare la nostra vera essenza per adattarci ad un ideale superficiale di normalità.

Forse, invece di rinunciare a ciò che ci rende unici e di sacrificare i nostri meriti personali, dovremmo abbracciare con coraggio la nostra individualità e sfidare gli schemi predefiniti della società.

Dovremmo trovare la forza per esprimere le nostre idee, passioni e talenti senza paura del giudizio altrui, sapendo che la diversità è una ricchezza e che le nostre qualità uniche possono arricchire il mondo che ci circonda.

Attenzione, spercialmente per questo suggerimento ai più giovani: la “buona società” può spingerci a conformarci ed a nascondere il nostro vero IO, ma è fondamentale riflettere sulla validità di questo approccio.

Dobbiamo trovare il coraggio di abbracciare la nostra individualità e rivelare i nostri meriti personali senza paura delle conseguenze.

Solo allora potremo davvero vivere una vita autentica e significativa, contribuendo a rendere il mondo un posto più ricco e inclusivo. Per tutti!

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L’Ipocrisia nella Società Moderna

L’ipocrisia è un fenomeno pervasivo nella società moderna, dove spesso ciò che viene mostrato pubblicamente è in netto contrasto con ciò che avviene dietro le quinte.

Molte persone si sentono obbligate a mascherare i loro veri sentimenti e pensieri per adattarsi agli standard sociali e alle aspettative della buona società.

Questo comportamento può generare una falsa percezione della realtà, portando ad una mancanza di autenticità e alla creazione di una cultura della superficialità e dell’apparenza.

L’ipocrisia sociale spesso conduce a un’alienazione delle persone da sé stesse e dagli altri, creando una società in cui è difficile essere veramente se stessi e trovare autentiche connessioni umane.

La Buona Società e l’Autocommiserazione

Nella buona società, l’autocommiserazione è diventata un modo accettato per cercare approvazione e attenzione.

Persone che si autocommisurano spesso cercano di guadagnare simpatia e comprensione dagli altri, ma questa tendenza può anche essere vista come un meccanismo per evitare la responsabilità delle proprie azioni o per cercare di ottenere vantaggi personali.

L’autocommiserazione può spesso essere un segno di mancanza di fiducia in sé stessi e di scarsa autostima, e può avere un impatto negativo sulla mentalità collettiva della società, contribuendo a un clima di negatività e poca resilienza.

Il Ciclo Distruttivo della Società Ipocrita e Autocommiserante

L’interazione tra ipocrisia e autocommiserazione può alimentare un ciclo distruttivo nella società. L’ipocrisia, con il suo mascheramento della verità e delle vere emozioni, può portare alla frustrazione e all’insoddisfazione delle persone, spingendole a cercare vie alternative per ottenere riconoscimento e comprensione.

Questa insoddisfazione può dare origine all’autocommiserazione, in cui le persone cercano di ottenere supporto emotivo attraverso l’attirare l’attenzione su se stessi come vittime di una società ingiusta. Tuttavia, questo comportamento può alla fine rafforzare l’ipocrisia, poiché la necessità di mantenere l’immagine di vittime induce le persone a nascondere i loro veri sentimenti e a continuare il ciclo di falsità.

Per rompere questo ciclo, è necessario incoraggiare la sincerità, l’empatia e l’accettazione di sé stessi e degli altri nella società, creando un ambiente in cui le persone possono essere autentiche senza timore di giudizio o biasimo.

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