Siamo in balia di nomi fantastici che sembrano usciti da una favola, ma che in realtà determinano le nostre giornate con temperature roventi.
Caronte, l’anticiclone africano, è come il cattivo di una storia d’avventura, ci tiene sotto il suo controllo e ci fa sudare copiosamente.
Le sue armi sono temperature che sfiorano i 40°C e ci fanno sognare di essere rinfrescati da una zuccherata granita.
Ma non temete, perché in arrivo c’è Circe, un ciclone che si prepara a fare magie meteo. Presto avremo un clima autunnale, come se la dea stesse trasformando l’estate in un calderone di foglie colorate.
L’Italia continua a essere avvolta dal caldo intenso dell’anticiclone africano Caronte, che caratterizza il quadro meteo per i primi giorni di agosto 2023.
Tuttavia, l’arrivo imminente del ciclone Circe sta prospettando un repentino cambiamento del tempo, trasformando l’estate in autunno per qualche giorno.
Tutto come una cabala, tra mirror e fantasia. E la gente a rincorrere.
Fino al giorno 2 agosto, si prevede invece un meteo prevalentemente sereno, con poche nuvole di passaggio e alcuni addensamenti più consistenti sulle regioni alpine e prealpine, dove potrebbero verificarsi isolati temporali, soprattutto nelle ore più calde.
Le temperature saranno ancora elevate, con punte vicine ai 40°C in Sicilia, ma anche nel resto del Paese si farà sentire il caldo afoso, soprattutto nelle pianure del Nord e lungo i litorali.
Tra giovedì 3 e venerdì 4, un vortice ciclonico proveniente dal Nord Europa porterà un deciso cambiamento delle condizioni meteo. I primi segnali di instabilità si faranno notare sulle regioni del Nord, interessando inizialmente le zone montuose, alcune parti dell’alta Valle Padana e la Liguria.
Entro il weekend, il ciclone Circe irromperà sull’Italia portando temporali anche intensi, che coinvolgeranno numerose regioni e determineranno un netto calo delle temperature, con una riduzione di 10-12°C rispetto all’inizio della settimana.
E il caldo va.
Meteopatia, una vera malattia per molti dipendenti
La meteopatia è una condizione in cui alcune persone avvertono un’improvvisa variazione del loro stato di benessere in risposta ai cambiamenti meteorologici.
Questa reazione è spesso associata a disturbi fisici e psicologici, che possono variare da persona a persona.
Alcuni individui possono avvertire mal di testa, stanchezza e irritabilità durante i giorni di pioggia o di cambiamenti di pressione atmosferica, mentre altri potrebbero sperimentare ansia o depressione durante le giornate nuvolose o di bassa luminosità.
Sebbene la meteopatia non sia ancora completamente compresa dalla comunità scientifica, alcune ricerche hanno suggerito che i cambiamenti nel clima e nell’ambiente possono influenzare il nostro sistema nervoso e i livelli di alcuni neurotrasmettitori, come la serotonina.
Queste variazioni possono innescare reazioni fisiologiche e psicologiche che si traducono in sintomi meteopatici. Le persone più sensibili alla meteopatia potrebbero trovare utile monitorare i cambiamenti meteorologici e adottare strategie per gestire i sintomi.
Queste potrebbero includere la pratica di tecniche di rilassamento, l’esercizio fisico regolare, una dieta equilibrata e l’utilizzo di luce naturale o lampade a luce solare per compensare la mancanza di luce durante i giorni nuvolosi.
È importante notare che la meteopatia è una condizione individuale e soggettiva, e che non tutti saranno influenzati dagli stessi cambiamenti climatici.
Alcune persone possono trovare che i cambiamenti meteorologici non abbiano alcun effetto su di loro, mentre altre possono avvertire sintomi più intensi e persistenti.
La chiave per affrontare la meteopatia è la consapevolezza dei propri sintomi e l’adozione di strategie personalizzate per il benessere durante i periodi di instabilità atmosferica.
Non dimenticate: in estate e caldo, in inverno no
Redazione ‘IL PENSIERO’
3 comportamenti classici di un meteopatico
I meteopatici, persone sensibili alle variazioni meteorologiche, possono manifestare diversi comportamenti caratteristici in risposta ai cambiamenti climatici. Ecco tre comportamenti classici che spesso si riscontrano in queste persone:
- Fluttuazioni emotive: Una delle manifestazioni più comuni nei meteopatici è la variazione dell’umore in relazione alle condizioni meteorologiche. Quando si avvicina una perturbazione atmosferica o cambia il tempo, possono sperimentare una gamma di emozioni, come l’irritabilità, l’ansia o la tristezza. Queste fluttuazioni emotive possono essere causate dalla risposta del corpo alle variazioni di pressione atmosferica, umidità o temperatura. Ad esempio, i giorni nuvolosi o con bassa pressione possono farli sentire più stanchi e giù di morale, mentre giornate soleggiate possono migliorare il loro stato d’animo.
- Iperattenta alle previsioni meteorologiche: I meteopatici sono spesso iperattenti alle previsioni del tempo. Seguono costantemente i bollettini meteorologici, controllano le previsioni online e possono persino avere strumenti meteorologici a casa per monitorare le condizioni in tempo reale. Questa attenzione costante al clima è una reazione alla loro sensibilità alle variazioni atmosferiche e li aiuta a prepararsi emotivamente e fisicamente agli imminenti cambiamenti climatici.
- Modifiche nel comportamento quotidiano: I meteopatici possono adottare specifiche abitudini o comportamenti in base alle previsioni del tempo. Ad esempio, potrebbero vestirsi in modo più pesante durante le giornate di umidità o evitare di pianificare attività all’aperto durante periodi di previsti temporali. Potrebbero essere più propensi a soffrire di insonnia o disturbi del sonno quando le condizioni atmosferiche sono instabili. Questi cambiamenti nel comportamento sono una risposta alla loro consapevolezza della propria sensibilità meteorologica e al desiderio di mitigarne gli effetti negativi sulla loro salute e benessere.
Va tenuto presente che la sensibilità alle variazioni meteorologiche può variare da persona a persona, e mentre alcuni meteopatici possono essere fortemente influenzati dai cambiamenti climatici, altri potrebbero non avvertirne alcun effetto significativo.
