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Umanità al centro. Non c’è altra possibilità

NON SCORAGGIARSI DI FRONTE ALLE CONTRADDIZIONI E PROSEGUIRE NEL CAMMINO

da Daniele Venturi
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Umanità, è tempo per coraggiosi


Caro Lettore, Cara Lettrice, mentre scorri e leggi le pagine del numero 10 del tuo ‘Pensiero Settimanale’, oggi sento nel cuore e nella mente di doverti parlare della nostra povera e confusa umanità.

Sì, anche io che sono la tua rivista settimanale preferita ho un cuore che batte per tutti gli uomini. L’umanità è ferita nella nostra epoca, e le disuguaglianze abbondano.

Nel contesto contemporaneo, caratterizzato da rapidi cambiamenti non solo del clima, ma anche dei metodi, emerge con evidente forza la necessità di riportare proprio tutta l’umanità al centro del dibattito politico: al centro della Polis.

Questa esigenza risuona nelle parole di Emmanuel Levinas, filosofo lituano-francese, che afferma: “L’altro è prezioso per me perché mi conferisce infinità”.

Levinas, con il suo pensiero incentrato sull’etica della responsabilità verso l’Altro, ci ricorda l’importanza di ascoltare quelle voci dal margine, spesso trascurate o relegate ai confini della società.

L’umanità che comanda sembra aver completamente perso la bussola, mentre l’altra parte, quell’umanità che invece subisce le decisioni, sembra ormai sconfitta dal destino.

La politica stessa, nel suo senso più nobile, dovrebbe essere lo strumento perfetto attraverso il quale si ricercano e si implementano soluzioni volte al benessere collettivo, soprattutto di chi si trova in situazioni di vulnerabilità. Invece, con un tempo dominato dal pragmatismo economico e dalla ricerca del profitto, il rischio è quello di dimenticare l’individuo e le sue esigenze fondamentali.

E tutti ne pagano le conseguenze, talvolta in maniera irrevocabile.

Scoraggiarsi? No, non è cosa per noi pensatori.

L’impegno di tutti dovrebbe essere quello di resistere ad oltranza, senza scoraggiamento, e di non avere paura alcuna nel contrastare ogni forma di abuso, anche nel linguaggio e nel semplice immorale comportamento che troppi adottano.

Come afferma Martha Nussbaum, una delle voci più influenti nel campo dell’etica e della giustizia sociale, ‘il rispetto per la dignità umana richiede lo sviluppo di un sistema di diritti che promuova attivamente le capacità di base di ogni individuo.’

LA COPERTINA DEL PENSIERO SETTIMANALE NUMERO 10

Adesso mi rivolgo a Te, non solo come semplice messaggero di parole, ma come compagno nel viaggio della conoscenza e della comprensione.

Ogni settimana, attraverso le pagine che compongono il mio tessuto narrativo, mi sforzo di tessere insieme i fili dell’umanità, dell’etica e della speranza, intrecciando voci dal margine con quelle al centro, per creare un arazzo che rifletta la bellezza e la complessità del mondo in cui viviamo.

Voglio incoraggiarti a vedere oltre le ombre che a volte sembrano avvolgere il nostro orizzonte.

Ricorda che, proprio come il più piccolo dei semi contiene in sé il potenziale per diventare un albero maestoso, così ogni gesto di gentilezza, ogni parola di verità e ogni atto di coraggio contribuisce alla costruzione di un domani più luminoso. Per tutti. Ma anche e proprio, per te!

PER APPROFONDIRE

CONTRASTARE OGNI FORMA DI ABUSO

Contrastare ogni forma di abuso non è solo un imperativo etico, ma una necessità sociale urgente che chiama in causa la responsabilità di ogni individuo all’interno della società.

Abusi di potere, violenze fisiche e psicologiche, soprusi economici e discriminazioni sono tutte manifestazioni di una cultura che, troppo spesso, inclina verso la sopraffazione del più debole.

Nell’affrontare queste sfide, è fondamentale adottare un approccio olistico che non si limiti alla punizione dei trasgressori, ma che promuova attivamente una cultura del rispetto e dell’inclusione.

Ciò implica riformare le strutture legali e istituzionali, educare le nuove generazioni su temi di uguaglianza e giustizia, e fornire supporto e protezione alle vittime.

L’azione collettiva e la vigilanza comunitaria diventano strumenti essenziali per mantenere gli standard etici e per garantire che nessuno sia lasciato solo a fronteggiare gli abusi.

In questo contesto, la cooperazione tra enti pubblici, organizzazioni non governative e cittadini è cruciale per creare un ambiente in cui la dignità umana sia rispettata e promossa universalmente.

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