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La pace preventiva. Mostra prospettica a Belgrado

SE PISTOLETTO TRASFORMA LA VISIONE IN SOCIALE MODERNITÀ

da Giovanni Profeta
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Mostra La Pace Preventiva (c) foto Bojana Janjic

Esperienza da non perdere per chi può al Museo di Arte Contemporanea di Belgrado: grande successo in corso per la mostra ‘La Pace Preventiva’ di Michelangelo Pistoletto che rappresenta un evento di grande rilevanza per la scena artistica internazionale.

Curata dalla direttrice del museo, Marijana Kolarić, e aperta fino al 10 settembre, questa esposizione celebra uno degli artisti più influenti del nostro tempo, capace di coniugare estetica ed impegno sociale in un dialogo continuo tra passato e presente.

Michelangelo Pistoletto, nato a Biella nel 1933, è un pioniere dell’arte povera ed un maestro nel creare opere che riflettono sul ruolo dell’arte nella società.

La mostra a Belgrado è la sua prima personale in Serbia, organizzata dal Museo di Arte Contemporanea di Belgrado in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Associazione Zerynthia e Istituto Italiano di Cultura di Belgrado.

Questa collaborazione è sostenuta dal Ministero della Cultura della Repubblica di Serbia e dall’Ambasciata d’Italia a Belgrado, nell’ambito delle celebrazioni per i 145 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Serbia e i 100 anni dell’Ambasciata d’Italia a Belgrado.

‘La Pace Preventiva’ è una rassegna antologica che offre uno sguardo completo sull’opera di Pistoletto dagli anni ‘60 a oggi.

Le sue opere più celebri, come i “Quadri specchianti”, la “Venere degli stracci” e gli “Oggetti in meno”, sono affiancate da progetti più recenti come “Love Difference – Movimento artistico per una Politica InterMediterranea” e “Terzo Paradiso”.

Queste opere non solo rappresentano un percorso spirituale ed estetico, ma anche un viaggio intenso ed interno all’animo di riflessione sui temi dell’amore, dell’empatia e della pace, richiamando l’attenzione sull’urgenza di coltivare la tolleranza e il rispetto per la natura in un’epoca segnata da conflitti e tensioni. 

Una delle caratteristiche distintive della mostra è l’integrazione di arte e tecnologia, come dimostrano i recenti dipinti di Pistoletto costituiti da codici QR colorati. 

Questi lavori possono essere apprezzati sia come opere di arte astratta che come portali verso storie digitali, dimostrando come l’artista continui ad innovare e a coinvolgere il pubblico in modi nuovi e interattivi.

L’importanza strategica di questa mostra va quindi ampiamente oltre l’orizzonte artistico e si eleva ad ispirazione verso nuovi mondi. 

Situata all’interno di “Bircaninova@100”, la rassegna che celebra il centenario dalla posa della prima pietra di Palazzo Bircaninova, sede dell’Ambasciata d’Italia a Belgrado, l’esposizione di Pistoletto si inserisce in un contesto di diplomazia culturale che rafforza i legami tra Italia e Serbia.

Questa iniziativa non solo promuove l’arte italiana all’estero, ma funge anche da ponte culturale, facilitando il dialogo e la comprensione reciproca attraverso il linguaggio universale dell’arte. 

La storia di Pistoletto è segnata da una costante ricerca di significato e di connessione con il mondo circostante. 

Fin dagli anni ‘60, con i suoi “Quadri specchianti”, ha iniziato a coinvolgere direttamente lo spettatore, trasformando l’osservatore in parte integrante dell’opera.

La “Venere degli stracci”, un’icona dell’arte povera, rappresenta una critica sottile, ma potente alla società dei consumi e all’idea di bellezza.

E non possiamo dimenticare il “Terzo Paradiso”, un simbolo di riconciliazione tra natura e artificio, tra tradizione ed innovazione.

Curiosamente, Pistoletto ha sempre considerato l’arte come una forma di attivismo, un mezzo per cambiare il mondo.

Nel 1998 ha fondato Cittadellarte, un laboratorio creativo e sociale che mira a sviluppare progetti in grado di combinare arte, società e responsabilità civile.

Questa visione si riflette pienamente nella mostra “La Pace Preventiva”, dove l’arte diventa un veicolo per promuovere la pace e la comprensione in un’epoca di crescente polarizzazione.

“La Pace Preventiva” di Michelangelo Pistoletto è una mostra imperdibile che invita i visitatori a riflettere sul ruolo dell’arte nella costruzione di un mondo migliore.

In un periodo storico segnato da divisioni e conflitti, Pistoletto ci ricorda che l’arte può essere un potente strumento di cambiamento sociale e di promozione della pace.

Per chi desidera immergersi in un’esperienza artistica profonda e stimolante, il Museo di Arte Contemporanea di Belgrado offre fino al 10 settembre un’opportunità unica di esplorare l’universo creativo di uno dei più grandi maestri dell’arte contemporanea.

Per ulteriori informazioni, vi invitiamo a contattare l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado.

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