Nel 2023, l’industria manifatturiera italiana prevede un lieve rallentamento dell’attività, in linea con le politiche di controllo dell’inflazione della Banca Centrale Europea.
Tuttavia, le aziende italiane mantengono una salute robusta e una notevole capacità di competere e di esportare, soprattutto nei settori ad alta gamma e ad alto contenuto tecnologico.
Industria italiana, è crescita costante
Queste sono le conclusioni del Rapporto Analisi dei Settori Industriali di ottobre 2023, redatto da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Prometeia.
Il rapporto mette in evidenza che la competitività dell’industria italiana dipenderà dalla sua capacità di innovazione, mirando alla produzione di prodotti di alta qualità e all’adozione di soluzioni energetiche più efficienti per contenere i costi e i rischi.
Le aziende che avevano già investito in queste aree hanno dimostrato maggiore resilienza durante il difficile anno 2022, confermandosi tra le migliori del loro settore.
Il tessuto manifatturiero italiano ha registrato eccellenti risultati nel 2022, con un Ebitda che ha raggiunto il 10% del fatturato, un livello raggiunto solo nel biennio 1994-1995 e nel 1999 negli ultimi trent’anni.
Questo successo è stato attribuito anche alle misure di contrasto all’incremento dei prezzi delle materie prime ed energia e all’incremento degli investimenti.
Nel 2023, il fatturato dell’industria manifatturiera italiana dovrebbe confermare il suo massimo storico a 1.169 miliardi di euro, con oltre la metà destinata all’export.
L’export italiano ha mostrato una resilienza notevole nei primi sette mesi del 2023, crescendo del 3,6% a valori correnti e rimanendo stabile a prezzi costanti.
Industria italiana al top
Questo successo è stato guidato dalla competitività delle imprese italiane nei settori ad alto di gamma e ad alto contenuto tecnologico.
La propensione all’export dell’Italia rimane costantemente superiore al 50%, contribuendo a un miglioramento del saldo commerciale stimato in 96,6 miliardi di euro nel 2023 e a un previsto superamento dei 106 miliardi di euro nel 2025.
Nonostante le sfide globali, l’industria italiana dimostra una resilienza notevole e una prospettiva di crescita solida nei settori chiave.
Industria Italiana, da sempre sinonimo di qualità
L’industria italiana è da sempre sinonimo di qualità, un marchio distintivo che attraversa settori diversi, dall’alta moda alla meccanica di precisione, dalla gastronomia all’arte del design. Questa tradizione di eccellenza affonda le radici nella storia e nella cultura del Bel Paese. Ogni prodotto “Made in Italy” è frutto di un mix ineguagliabile di creatività, maestria artigianale e innovazione tecnologica. Il mondo riconosce e celebra l’Italia per il suo tocco unico, che combina l’amore per il dettaglio e la passione per l’estetica raffinata, creando prodotti che sono non solo funzionali ma vere e proprie opere d’arte.
Nei secoli, l’industria italiana ha saputo mantenere un equilibrio straordinario tra il rispetto della tradizione e l’adozione delle innovazioni tecnologiche. Questa dualità si manifesta nella capacità di preservare antiche tecniche artigianali, integrandole con le nuove tecnologie. Un esempio emblematico è il settore dell’automobile, dove marchi storici combinano design iconico e prestazioni di alto livello, continuando a reinventarsi pur rimanendo fedeli al loro retaggio. Altrettanto importante è il settore della moda, dove stilisti e artigiani lavorano a braccetto per creare collezioni che sono una fusione perfetta di innovazione, qualità dei materiali e cura maniacale per i dettagli.
Inoltre, l’industria alimentare italiana rappresenta un modello di riferimento a livello mondiale per qualità e genuinità. La ricchezza della cucina italiana si basa su una tradizione gastronomica secolare, che valorizza prodotti locali e tecniche di lavorazione che hanno attraversato i secoli. Dall’olio d’oliva al vino, dai formaggi ai salumi, ogni prodotto è il risultato di un sapere che si tramanda di generazione in generazione, garantendo standard qualitativi elevatissimi. Questo impegno per la qualità non è solo una questione di orgoglio nazionale, ma anche una promessa di autenticità e gusto che l’Italia continua a offrire al mondo.