Home » Coraggio e dinamicità, L’AI è una risorsa

Coraggio e dinamicità, L’AI è una risorsa

COME I PROFESSORI DOVREBBERO INTEGRARLA

da Matteo Pertoldi
0 commento
AI una risorsa

L’uomo è per natura innovatore, costantemente alla ricerca di progresso tecnico- scientifico. Nel corso della sua storia ha avuto modo di giungere a scoperte sensazionali, quali il linguaggio, la scrittura e la stampa.

Parallelamente, ha anche inventato armi in grado di autodistruggersi. L’avanzamento ha avuto dunque impatti decisivi per lo sviluppo umano, ma anche brutali e oppressivi.

La specie umana però, in entrambi i casi, non è mai riuscita a placare il proprio desiderio di inventare, arrivando a creare nella storia recente i computer ed addirittura un’intelligenza artificiale: una serie algoritmica di informazioni immagazzinate, in grado di emulare comportamenti umani.

È sicuramente un’invenzione folle, solamente 40 anni fa nemmeno immaginabile, i cui vantaggi per l’uomo sono certamente discutibili.

L’AI una risorsa, impariamola a conoscere

Quello che però è ancora più impensabile, è credere di poter arrestare l’AI. Proprio a questo proposito bisogna prendere atto della nuova tecnologia e imparare a conviverci, cercando di sfruttarla a proprio vantaggio.

Chi come reazione alza le barricate di fronte all’intelligenza artificiale, rischia di rinchiudersi in un proprio mondo e di precludersi molte opportunità che ne derivano.

L’approccio a questa nuova invenzione dovrebbe quindi essere propositivo e curioso, proprio per comprenderne i meccanismi, le possibilità ed i limiti.

Naturalmente non si può pretendere che chi non possiede un’alfabetizzazione informatica, si lanci nel mondo dell’AI, perché non avrebbe i mezzi necessari per poterne capire le potenzialità.

Diverso è per noi giovani o per i bambini, cresciuti in una realtà digitalizzata, che non hanno alcuna difficoltà nell’interfacciarsi con gli algoritmi in questione. In questi casi, con uno sguardo particolare al mondo scolastico, è necessario che gli alunni vengano istruiti correttamente al riguardo, in modo da garantire loro una conoscenza completa della tecnologia in esame.

Questo aspetto è fondamentale, altrimenti può accadere che l’attuale generazione in crescita, inconsapevole dei rischi, si affidi ciecamente alle informazioni ottenute, senza controllarne la veridicità.

È un esempio banale, ma proviamo ad entrare nella realtà. Sarebbe più giusto insegnare agli studenti le innumerevoli possibilità di sfruttare l’AI per organizzare il proprio studio nel modo più efficiente possibile.

Le potenzialità sono davvero tante. Si possono ordinare i vari appunti, confrontare i propri compiti con quelli svolti dall’AI per analizzare in modo critico gli errori dell’uno o dell’altra, estendere le risorse per una ricerca, personalizzare l’apprendimento e tanto altro ancora.

Non bisognerebbe evitare di mostrare l’intelligenza artificiale ai ragazzi per paura che questi la adoperino per copiare i compiti e farsi fare gli esercizi, piuttosto bisognerebbe convincerli a non usarla passivamente, bensì sfruttarla come unvalido supporto allo studio, in modo responsabile e consapevole.

È assolutamente necessario spiegare l’importanza di avvalersi della propria mente e del proprio senso critico per evitare di essere artificialmente indottrinati.

Sarebbe un vero torto, non fornire agli alunni una corretta istruzione riguardo all’intelligenza artificiale, uno svantaggio che diventerebbe in seguito difficilmente colmabile.

Nel futuro questa possibilità sarà sempre più integrata nei vari settori della nostra vita. La società è in costante e rapida evoluzione ed è necessario essere informati ed al passo con i tempi.

L’AI è una risorsa, i suoi molti vantaggi

E non esiste nulla di peggiore dell’essere ignari del “non sapere”. Tutto ciò vale anche per queste nuove opportunità, che sicuramente presentano molti vantaggi, ma anche rischi e risvolti drammatici, quali, ad esempio, il rimpiazzo artificiale della mente e delle prestazioni umane.

Resta comunque il fatto che non conoscere la tecnologia è di gran lunga la soluzione peggiore, in quanto si correrà sempre più il rischio di essere tagliati fuori dal mondo.

Esistono purtroppo realtà in cui l’intelligenza artificiale è vista in modo scettico, se non addirittura demonizzata e di conseguenza preclusa agli alunni.

Gli stessi insegnanti potrebbero trarne vantaggio, utilizzandola come supporto didattico e gestionale. Il mio augurio è che i professori comprendano l’importanza di questa tecnologia e del suo insegnamento.

Spero inoltre che vengano istituiti dei corsi di formazione per gli stessi professori “tecnologicamente più arretrati”. Date ai ragazzi realmente tutti i mezzi disponibili, anche AI.

You may also like

Lascia un commento

penslogo_bianco

Pensiero è la voce on line del primo settimanale di WhastApp, curato dall’Accademia Italiana di Marketing e Comunicazione, diretta da Daniele Venturi.


Pensiero è un progetto di neuro marketing dove si raccontano storie di bellezza straordinaria, tradizione, mente e futuro.

DV.Comunicazione – Technology Media Company – All Right Reserved. Designed and Developed by Dv.Comunicazione