Nella giunga algocratica nella quale siamo ad attraversare la nostra quotidianità, (dove facciamo ben 43 accessi al giorno su Instagram!), siamo purtroppo diventati tutti parte integrante delle storie che scorrono sui social.
Pensiamo di essere dentro un unico Matrix tra Fedez e Luis Sal: si, per darci un po’ di importanza siamo diventati parti integranti di comportamenti da ‘star system’, che invece neanche dovrebbero sfiorarci.
Ne va la nostra salute mentale e psicologica. Il sorriso di un bambino può cambiarci la giornata, lo sbocciare di un fiore può ricordarci la tenerezza di ogni istante della nostra storia vera, un ramo che si spezza da un albero dovrebbe invece alimentare in noi la certezza che la vita non si ferma e continua a donare vita stessa.
Le piccole cose belle: è questione di gratitudine
Ne abbiamo già parlato in alcune edizioni del Pensiero: il primo segreto della felicità che riempe l’anima e ti spinge ad andare avanti in ogni sfida, è imparare a notare le piccole gioie ed i momenti speciali della vita.
Ci sono cose così delicate e semplici, che fanno fatica ad emergere dall’oscurità. Eppure sono la differenza che ci aprono verso nuovi mondi. In secondo luogo, esprimere gratitudine può migliorare il nostro benessere emotivo.
Numerose ricerche hanno dimostrato che le persone che praticano la gratitudine tendono ad essere più ottimiste, positive e soddisfatte della vita.
Mantenere un diario della gratitudine o semplicemente prendersi un momento ogni giorno per riflettere su ciò per cui siamo grati, può aiutarci a sviluppare una prospettiva più positiva e resiliente.
Le piccole cose belle di ogni giorno, ci invitano a coltivare un senso di connessione vera ed appartenenza significativa.
Quando riconosciamo ed apprezziamo ciò che abbiamo, ci sentiamo più legati agli altri e al mondo che ci circonda. Non togliamoci dal cuore queste possibilità, il mondo va avanti anche senza le nostre piccole gioie, che però a noi mancherebbero comunque.
Non possiamo vivere come burattini di sistema. Siamo pensatori liberi, e resteremo tali!
DANIELE VENTURI, FONDATORE DEL ‘PENSIERO’
Le piccole cose belle: sguardi e sapori da non perdere
Nella frenesia della vita moderna, spesso ci dimentichiamo di apprezzare le piccole cose belle che ci circondano ogni giorno.
Gli sguardi e i sorrisi sinceri delle persone che incrociamo per strada, le piccole gentilezze che ci vengono rivolte, i momenti di tranquillità in cui possiamo gustare un buon caffè o una fetta di torta fatta in casa. Sono questi i dettagli che rendono la nostra giornata speciale e che arricchiscono il nostro animo.
Sapori e profumi possono essere un vero toccasana per l’anima. Basta fermarsi un attimo e assaporare un piatto cucinato con amore, magari con le ricette tramandate dalla nonna o con ingredienti genuini coltivati con cura.
Ogni morso diventa un’esperienza sensoriale, capace di riportarci indietro nel tempo o di farci scoprire nuovi mondi. Un semplice pranzo diventa un viaggio culinario e un momento di condivisione con chi ci sta accanto.
Nella corsa verso l’obiettivo successivo, spesso tralasciamo il piacere di godere del presente. Le piccole cose belle ci ricordano che ogni istante ha il suo valore, che non dobbiamo attendere eventi straordinari per essere felici.
Un tramonto mozzafiato, un libro che ci coinvolge, una passeggiata in natura: sono queste le fonti di gioia e serenità che si nascondono nelle piccole cose e che possiamo cogliere ogni giorno.
Dedicare del tempo a notare e apprezzare le piccole cose belle è un atto di gratitudine verso la vita stessa.
Ci aiuta a coltivare una mentalità positiva
e a nutrire la nostra anima con emozioni genuine. Le piccole cose ci insegnano che il segreto della felicità risiede nell’attenzione e nell’amore per il presente, nel saper cogliere la bellezza nascosta nel quotidiano e nel saperla custodire nel cuore.
Sono queste esperienze che arricchiscono la nostra vita e ci donano un senso di pienezza e di appagamento, permettendoci di affrontare con maggiore leggerezza le sfide che incontriamo lungo il cammino.