Nessuno abbia timore reverenziale nell’affermare che la città più bella del mondo necessiti di un armonico e potente risveglio sociale e culturale.
L’ombra nefasta delle mafie incontrollabili ha messo radici nella Capitale d’Italia, offuscandone lo spirito indomabile, e piegandone il coraggio. Oggi Roma è una città che vive nella paura delle sue potenzialità e che è conquistata, palazzo dopo palazzo, da nemici invisibili che la utilizzano come lavatrice di sporchi traffici.
È questo che sognavano i padri fondatori? Neanche l’austera presenza di una fortezza eterna come il Vaticano sembra più baluardo di protezione, àncora di salvataggio e… refugium peccatorum.
Il potenziale della città eterna
Il contrasto tra l’antica grandezza di Roma e la sua realtà attuale è troppo stridente. La Roma Imperiale era il fulcro del mondo conosciuto, un crocevia di culture, sapienza e potere. Le sue strade echeggiavano del calpestio di senatori, poeti, artisti e conquistatori.
Quella grandezza, quella Roma eterna, sembra oggi un lontano ricordo, sopraffatta da sfide moderne che richiedono risposte nuove e coraggiose.
La città eterna, non ha perso il suo immenso potenziale di rinnovamento e riscatto. Roma, ed i romani, possiedono ancora oggi quella affascinante magia capace di ammaliare milioni di turisti ogni anno, quella bellezza immortale che risiede nei suoi monumenti, nelle sue piazze e nei suoi vicoli carichi di storici respiri e gesta.
Ma oltre al turismo, Roma deve ritrovare sé stessa, il suo spirito comunitario, la sua vocazione all’inclusione ed al dialogo tra popoli e culture, pilastri su cui è stata fondata.
È necessario, ed urgente una rinascita. Il risveglio di Roma passa attraverso un impegno collettivo, nessuno escluso, verso la valorizzazione del suo patrimonio culturale e storico, non solo come merce espositiva da acquistare on line, per visitatori di passaggio, ma come fulcro di educazione, confronto e crescita per i suoi abitanti.
Investire in cultura, educazione e sviluppo sostenibile significa riaffermare la centralità di Roma come faro di civiltà e progresso. Non si può aspettare un anno intero giubilare, come quello atteso nel 2025, perché il Giubileo passerà, ma i problemi resteranno.
Ed allora, noi Pensatori, ti raccontiamo oggi la Roma futura. Roma futura sarà una città che sa coniugare innovazione e tradizione, che guarda al progresso senza dimenticare le lezioni del passato.
Roma una città sostenibile
Una metropoli che diventerà modello di sviluppo urbano sostenibile, senza migliaia di biciclette elettriche buttate a terra lungo le sponde di uno sporco Tevere, ma dove la mobilità verde, la tutela dell’ambiente e l’alta qualità della vita siano priorità.
Roma diventerà un laboratorio vivente di soluzioni innovative per le sfide globali, da cui il mondo intero possa trarre ispirazione.
La rinascita di Roma, che vi racconteremo nelle prossime edizioni settimanali del Pensiero, implica il riscatto sociale, il recupero di quei quartieri dimenticati, la lotta alla criminalità con la forza delle istituzioni e del tessuto civile.
Si tratta di scuotere l’apatica rassegnazione e rivendicare il diritto ad una città sicura, vivibile, inclusiva e prospera. Il risveglio di Roma è un imperativo che chiama a raccolta tutti i suoi figli, vicini e lontani. Lungo il biondo Tevere. E nessuno escluso.