I sogni, che si intrecciano tra realtà e fantasia, sono spesso messaggeri di profonde verità interiori e possono fungere da catalizzatori per il cambiamento personale.
Nel periodo natalizio che stiamo vivendo, questi sogni assumono una risonanza speciale, evocando sentimenti di speranza, trasformazione e rinnovamento.
La storia “Canto di Natale” di Charles Dickens è un esempio classico di come i sogni di Natale possano riflettere una metamorfosi interiore.
Il sogno di Natale, la storia di Scrooge
Questo racconto racchiude il viaggio di un uomo, Ebenezer Scrooge, dalla freddezza e dall’isolamento ad un risveglio di generosità.
Le sue visioni notturne lo conducono attraverso un percorso di riflessione personale, mostrando come il suo passato, il presente ed il futuro potenziale siano intrecciati e come le sue azioni influenzino gli altri.
Questi elementi di trasformazione e rivelazione attraverso i sogni sono universali. I sogni di Natale, in particolare, spesso si tingono di temi di riconciliazione, perdono e rinnovata comprensione.
Proprio come il “Canto di Natale” ha trovato espressione attraverso vari media, i sogni di Natale possono manifestarsi in molteplici forme e modi, ma tutti condividono un nucleo comune di speranza e cambiamento.
Una notte di Natale ho fatto un sogno. Avevo 17 anni e ve lo racconto con lo sguardo di quel momento, ma nel presente. Le porte della sala sono chiuse, tutto è silenzio, sento solo qualche fruscio.
Cerco di aprire piano piano la porta, in una luce fioca vedo il divano ricolmo di regali, più o meno grandi. Dall’altra sponda del divano, dove mi trovo, vedo un maestoso Babbo Natale, con una bella barba bianca, classico cappello e vestito tutto rosso con i bordi bianchi.
Faccio qualche passo indietro per non farmi scoprire. Lui posa in mezzo ai regali un pacchettino piccolissimo e va via. Prendo il tempo di un profondo respiro e poi, quatta quatta, torno verso il divano.
Il sogno diventa realtà
La sorpresa incomincia ad illuminarsi alternativamente, mi avvicino sempre più, la apro e scopro un bambinello molto piccolo, per il presepe, ma dopo poco si ingrandisce, diventa un vero bambino e me lo trovo tra le braccia. Un vero bambino per me.
Auguro a tutti la dolcezza di trovare un bel bambino da curare, far crescere e che i sogni diventino realtà, per avvolgere il mondo di bontà.
Tutti noi in questi giorni possiamo volgere lo sguardo verso l’alto, sperando in qualcosa di inatteso, oppure – come era accaduto nel mio ‘Sogno di Natale’ – essere chiamati ad aprire quella porta misteriosa. Abbiamo bisogno di quella magia, di quel bambino che diventa carne.
3 commenti
Quello che stanno facendo le guerre ai bambini del mondo, fa pensare che l’umanità non crede in un futuro.
Il tuo sogno, la visione di un cuore puro, andrebbe moltiplicato per i milioni di sofferenti e poi lanciato, dove non so.
Buon Natale, cara.
Paola
🌾 Questo tuo magnifico sogno, cara Elena, mi rimanda a quell’altrettanto ‘magnifico!’ episodio accaduto a Sant’Antonio una sera in cui, mentre era inginocchiato e assorto in preghiera, come in estasi! ed in contemplazione, nella sua cella, ebbe la ‘grazia!’ di vedere ed accogliere con gioia, fra le sue braccia, un bambino amorevole di rara bellezza che lo abbracciava teneramente: il BAMBINO GESÙ.
Questo ‘racconto’ è stato ampiamente diffuso dopo la sua morte e numerosi dipinti e statue lo hanno rappresentato.in questo modo.
Che dalla Parola, e quindi dalla Contemplazione di questa, possa sgorgare dal ns cuore, come una fonte, la Preghiera, non c’è da meravigliarsi, come non c’è da meravigliarsi del fatto che nella preghiera, fatta con amore, lo sguardo del Bambino Gesù si incontri con il ns. Ringraziandoti di vero cuore per averci resi partecipi della tua ‘sublime!’ esperienza,
ti abbraccio con grande affetto augurandoti, in questo Natale, di poterlo incontrare ancora.
Il Natale è il miracolo di un Dio che si fa uomo per salvarci. Facciamo nascere in noi l’ amore di Gesù.