Caro Lettore, Cara Lettrice, è di nuovo arrivato a te quel momento atteso e particolare della settimana in cui, attraverso le parole, il tuo Pensiero torna a farti compagnia.
Nelle giornate che stiamo attraversando, il mondo sembra oscillare inesorabilmente tra luci ed ombre, ed io mi trovo ancora qui, a tessere fili di speranza che cercano di toccare il tuo cuore ed illuminare la tua mente.
L’indifferenza dei potenti
Vorrei fare la stessa cosa anche con i potenti del mondo, coloro che possono decidere, ma sembrano sordi ai richiami del bene, e sono impegnati in una efferata compravendita di armamenti così feroce da dimenticarsi delle milioni di voci che si alzano dalle piazze, come la nostra.
Non arrendiamoci alle cattiverie degli uomini ed oggi, più che mai, mi sento chiamato a parlarti di pace, di giustizia e di gioia. Temi che, soprattutto in vista della Pasqua, assumono una risonanza ancora più profonda e significativa.
Mentre nuovi venti di guerra soffiano inesorabili alle nostre porte, e la cronaca quotidiana ci riporta echi di violenze e discriminazioni, desidero offrirti un rifugio di parole e riflessioni, anzi, un’oasi protetta dove l’amore possa fiorire anche nei terreni più aridi.
In questo numero voglio parlare di pace, in un tempo in cui il rumore costante dei guerrafondai sembra essere l’unica possibilità costante.
Ma io, il tuo Pensiero, credo fermamente nella possibilità di un mondo dove l’armonia possa trionfare sul caos.
Questa pace di cui parlo con fermezza e convinzione, non è una semplice assenza di conflitti, ma un attivo e vibrante stato dell’essere umano stesso, una scelta quotidiana che inizia dal profondo di noi stessi e si espande all’infinito, toccando e sanando le vite attorno a noi.
E poi c’è la giustizia, quella forza silenziosa, ma inarrestabile, che cerca di riequilibrare la bilancia laddove l’odio e la violenza hanno cercato di prevalere.
Una giustizia che abbraccia un senso di equità profondo e universale, capace di dare voce a chi non ha voce e di rialzare chi è caduto sotto il peso delle discriminazioni e delle ingiustizie.
La gratitudine
Infine, voglio parlarti della gioia, quella sensazione pura che riesce a germogliare anche nei terreni più inospitali, quella che nasce dalla consapevolezza che esiste sempre la possibilità di una resurrezione interiore, di un rinnovamento dell’anima che ci permette di affrontare la vita con rinnovato entusiasmo e speranza.
Una gioia che non nega le difficoltà e i dolori, ma li trascende, trovando bellezza e gratitudine nelle piccole cose, in ogni respiro, in ogni istante vissuto con autenticità.
Viviamo questi giorni con il ‘cuore acceso’ e lo sguardo rivolto verso quelle luci che, anche nella più oscura delle notti, non smettono mai di brillare.
Sia questo il nostro impegno, il nostro inno di resurrezione da qualsiasi stato di vita difficile. Buona Lettura, con affetto e fiducia nel potere delle parole e nel cuore di chi legge, il tuo Pensiero migliore.