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Il procuratore Gratteri: la politica deve capire

Da Gratteri a Impastato: la lotta alla mafia ha un senso civico oggi

da Giovanni Profeta
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Nicola Gratteri

Dal We Make Future di Rimini si alza forte la voce della legalità  

Grande attenzione ai temi di lotta alla mafia e contrasto alla criminalità all’undicesima edizione del WMF – We Make Future, Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione Tecnologica e Digitalesvoltosi alla Fiera di Rimini dal 15 al 17 giugno.

Tra gli ospiti illustri, Giuseppe Lombardo, Nicola Altiero, Antonio Nicaso , Luisa Impastato e Nicola Gratteri, che ha avanzato diverse critiche riguardo la gestione del fenomeno mafioso anche al mondo della politica.

Anche quest’anno, infatti, tra i numerosi ospiti illustri, sul palco principale si è discusso di come lotta sul territorio e utilizzo delle nuove tecnologie siano entrambi alleati importanti nella lotta alla criminalità organizzata.

“Siamo una piattaforma di costruzione del futuro e, in quanto tale, cerchiamo di diffondere la culturadella legalità e di lottare contro le mafie” spiega Cosmano Lombardo, Founder e CEO di Search On Media Group e ideatore del WMF; “Negli ultimi 20 anni il nostro paese ha posto poca attenzione alla lotta alla mafia, percepiamo urgenza tra la società e i giovani di portare avanti una lotta continua e condivisa attraverso strumenti tradizionali e le nuove tecnologie e la comunicazione.

Ci stiamo facendo interpreti di questa esigenza e insieme alla nostra comunità, da anni, cerchiamo di dare un piccolo contributo per sconfiggere definitivamente uno dei mali della società”.

Le parole di Nicola Gratteri

Grande attenzione all’intervento ed alle parole del Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri che, rivolto al gremito pubblico giovanile del WMF ha affermato: “le mafie ci assomigliano sempre più, avanzano mentre noi avanziamo.

Mentre noi utilizziamo il digitale per vivere la nostra vita e la nostra connettività, queste tecnologie sono utilizzate anche dalla mafia. […] la cosa che più ci sta preoccupando è il dato che le mafie abbiano assunto hacker per costruire nuovi mezzi di comunicazione, piattaforme che stanno sopra le nostre teste che noi non utilizziamo, che non conosciamo. Sino ad ora siamo riusciti a bucare 3 di queste piattaforme.”

Prosegue poi con una critica rivolta alle istituzioni del nostro Paese: “l’Italia da questo punto di vista è indietro: abbiamo forse la migliore polizia giudiziaria al mondo ma sul piano tecnologico gli ultimi governi non hanno investito e, di fatto, nessuna di queste piattaforme è stata bucata dalla polizia italiana.. ciò è sintomatico del fatto che bisogna cambiare approccio. bisogna assumere ingegneri informatici, hacker.

C’è da fare presto, in fretta e bene” e conclude “il contrasto alle mafie oggi si trasforma in lotta politica, perché non si ha la levatura per ragionare sul fatto che in discussione c’è non solo la sicurezza dello Stato ma anche l’economia e quindi la democrazia. È questo che non hanno capito [i politici]”.  

Il ricordo di Peppino Impastato

A seguire grandissimo interesse ha suscitato l’evento “L’importanza della memoria: l’eredità di Peppino e Felicia Impastato nella lotta alla Mafia” di Luisa Impastato, Presidente della Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato.

“La storia di Peppino ha rappresentato e continua a rappresentare ancora oggi un punto di riferimento ideale per tantissime persone, che continuano ad ispirarsi alle sue idee e alle sue lotte per portare avanti il proprio impegno.

Praticare l’antimafia sociale significa anche contrastare un modello sociale sbagliato,

assuefatto alla violenza e alla costruzione” racconta Impastato “i temi che portava avanti Peppino sono ancora oggi i nostri temi: parlava di lotta contro la mafia, di giustizia sociale, di lotta per l’ambiente, contro le discriminazioni e le disuguaglianze.

È una storia di scelte […] una battaglia interiore contro la sua cultura di appartenenza, lui, nato in una famiglia che mafiosa lo era”.

Il We Make Future di Rimini è stata una esperienza di crescita per tutti i presenti, e con 60.000 partecipanti ha segnato più che mai il passo del futuro del nostro paese. Giovane e tecnologico, aperto al futuro e alla tradizione.

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