Eman Rus (Surname letto al contrario) è un social media manager sardo, trentatreenne, un regista abile di immagini create con l’intelligenza artificiale e di cui ultimamente si parla parecchio, visto che sotto Natale un suo video ha spopolato sui social lasciandoci negli occhi immagini che nella realtà difficilmente potremo mai vedere.
Eman Rus dal talento innegabile, mantiene la sua aurea di mistero dal momento che il suo volto non è conosciuto ai più, poiché coperto da una maschera bianca dai lineari contorni, che lascia intravedere solo, anzi appena, gli occhi. Che poi una ragazza in un aeroporto abbia riconosciuto il genio dei social da un tatuaggio e dalla tratta che faceva e che aveva reso noto in un’intervista, questa è altra faccenda.
Il video virale di Natale
Come dicevamo, durante le festività natalizie, quando le lucine sembrano più sfavillanti che mai, quando stai sul divano accovacciata dopo il pranzo di Natale, quando hai omaggiato fino all’ultimo misconosciuto parente mandando auguri fino a fine rubrica, capita che sul cellulare appaia un incredibile video in cui la bontà trasuda come miele da un alveare, come sapore di latte dalla bocca di un neonato.
Ci sono cascata anche io, sgranando gli occhi, dinanzi a personaggi che si abbracciavano indossando discutibili maglioni in pieno stile natalizio, con fiocchi di neve stilizzati ed alberi sagomati a piramide. Ho deciso di portarmi nell’anno nuovo quelle improbabili sequenze di buonismo ricreate ad arte dalla sapiente regia di Eman Rus per ragionare, anzi avere la conferma su quanto un’immagine vera o falsa, o progettata a tavolino possa ispirare, divertire, stimolare la mente. Cari Pensatori, chi di voi l’ha vista non avrà pensato: “peccato non sia vero”? Coppie in totale disaccordo tra loro con sfondo paesaggistico si lanciano in abbracci e baci insperati, non prima di avere sorriso l’uno all’altro in un gioco affettivo che sa di videogame a tempo. Giorgia Meloni ed Elly Schlein, Teo Mammuccari e Francesca Fagnani, il ministro Matteo Salvini ed il cantante Ghali, Morgan e Bugo, i calciatori Marco Materazzi e Zinedine Zidane, la Lucarelli e Fedez, e persino Marco Travaglio e Silvio Berlusconi, rinnovato a nuova vita e disposto a disseppellire malumori politici.
Se l’IA diventa più umana della realtà
Si è parlato di questo come del video più virale dell’anno e del suo creator digitale come di un geniale regista capace di arrivare all’immaginario delle persone con poche sequenze.
Di immaginario parliamo, di conciliazioni che non ci saranno mai, di sorrisi ed espressioni mai conosciute. E che dire del generale Vannacci vestito allegramente con lustrini colorati posto accanto a Vladimir Luxuria? Non c’è da indignarsi, ma stupirsi di come fa bene alla mente essere fruitori di immagini concilianti. Potesse essere un abbraccio l’arma di massa per risolvere i problemi. Perdonare senza mezzi termini, buttarsi nelle braccia del nemico giurato senza reticenze, anzi sparandogli in faccia un sorriso a 54 denti.
Che storia impossibile! Eppure gli occhi si soffermano su ciò, chi noiosamente scrolla all’improvviso si ferma e resta spettatore fino alla fine. E pensare che le idee potrebbero essere espresse senza la veemenza che si crede di dovere avere per affermarle. Ma si sa, il perdono è di difficile comprensione, è una virtù secondo il coaching umanistico, che tra le altre 20 servono per vivere felici, in equilibrio stabile; fa parte della virtù della trascendenza, insieme alla speranza, alla gratitudine, alla lungimiranza. Le immagini sono adesivi su una mente plastica, che si sofferma su quell’abbraccio come fosse colla, e lo rivede, lo riproduce, lo memorizza, perché ha necessità di cose belle, anche di video artefatti se necessario.
Nella realtà le polemiche, le alzate di tono sembrano più finte delle fintissime immagini del video in questione. L’impressione assurda è che, nel panorama televisivo ciò a cui si vuole abituare lo spettatore è un artefatto incalzare di battute e dibattiti senza senso, che fanno sospettare sceneggiature con dialoghi concordati.
Finzione nella realtà, incredibile!
Scrollando si impara
La notizia è una: Eman Rus ha raggiunto una popolarità che conta 3 milioni e mezzo di visualizzazioni sulla pagina personale, più tra condivisioni e pubblicazioni il video è stato visto da un numero impressionante di persone che si aggira intorno ai 10-15 milioni. La cosa più interessante di tutto ciò è che il video ha creato pensieri positivi, una condivisione gentile in cui i fruitori si sono confrontati, hanno riso delle accoppiate improbabili, hanno tenuto a mente sorrisi e atteggiamenti riappacificativi che ne hanno smorzato antipatie ataviche.
Le immagini sono potenti educatori a gusti e sentimenti, ispirano, modellano maniere, stimolano reazioni, suscitano spasmi di vita. Se la testa della medusa di Caravaggio con la bocca spalancata in un urlo che supera la superficie su cui è dipinta coinvolge in una emulazione di voce che a stento tratteniamo, allora c’è un modo di interagire con ciò che viene creato anche da una intelligenza artificiale che ci porta a sorridere di tutti quegli abbracci, ci porta a sperare che i dibattiti possano essere fatti anche senza mordersi a vicenda. Anche un video così costruisce fatti belli. Che sia finzione o realtà non è così determinante, se lo viviamo in un personalissimo modo di fruire il fruibile. Strano a dirsi, ma scrollando si impara.