Giornali, radio, televisioni, blog e ogni altra diavoleria spargono fiumi di parole con solennità e cipiglio di verità incontrovertibile. Inutile dire le contorsioni filologiche che i vari estensori sono costretti a fare per dire e non dire, per fingere una tesi mentre evidente può apparire il contrario e per nascondere, in definitiva, il vero intimo pensiero.
Quale è l’argomento all’ordine del giorno? Non c’è da sbagliare: la guerra in Ucraina e come stretta attualità l’incontro tra Zelensky e Trump nella sacralità della Sala Ovale della Casa Bianca Americana.
Non si può non parlarne, e il “Pensiero” non si tira indietro.
Dunque i giocatori in campo sono molti, tutti armati di supponenza, tutti in gara ad implorare la pace, con qualche distinguo: giusta o duratura, a seconda se si vuole fare l’occhietto all’Ucraina o alla Federazione Russa.
Dal nostro punto di vista occorre richiamare alla chiarezza, e nel caso tornano buone le raccomandazione dei nostri maestri delle elementari, quando ci sollecitavano a scrivere i nostri temini, seguendo una regola essenziale: poche parole chiare e frasi distinte. Dunque, per ogni pensiero, “punto e da capo”, regola aurea.
Eccomi. La guerra è iniziata con l’intervento dei carri armati russi sul territorio Ucraino. Punto. Volevano conquistare la nazione in un batter d’occhio. Punto. Tra i progetti l’arresto di Zelensky e dell’intero Governo. Punto. L’idea sottesa, la formazione di un Governo Fantoccio come quello in Bielorussia supino e ubbidiente. Punto. Questo originale pensiero è andato a vuoto. Punto. Fase seconda: attacco da sud, dal Donbas dove gli ucraini-filo-russi da anni venivano riforniti di armi. Punto.
Parola d’ordine: Ucraina Nazista, operare la denazificazione con “intervento speciale”. Punto. L’intervento è tipico nazista: Putin invade l’Ucraina con carri armati come già indisturbato fece anni prima inghiottendo la Crimea. Punto. Putin lancia missili e bombarda indiscriminatamente. Punto. L’Ucraina ottiene armamenti dall’UE e dall’America. Punto. La forze armate Ucraine si difendono e resistono oltre le previsioni. Punto. Il massacro dura ben tre anni.
Chi vuole davvero la pace in Ucraina?
Oggi c’è un risveglio delle coscienze: Aumentano le bugie. Punto. Qualcuno per superbia afferma che la guerra l’ha iniziata l’Ucraina. Punto. Pretende di guidare la pace, ma si capisce di che pace si tratta. Punto. Vuole le ricchezze dell’Ucraina e avanza il ricatto. Punto. Vuole spezzare l’unità dell’Europa. Punto. Vuole privilegiare le false ragioni di Putin, che gongola: Punto. Spera di acquisire le simpatie di una Russia che abbandonerà l’amicizia cinese. Punto. Tutto il mondo sa che tutti questi progetti non avverranno e che l’America sbatterà il muso. Punto. In Italia molti tifano per le bugie e per il ricatto. Punto. L’Unione Europea sembra svegliarsi. Punto.
“Deve passare la nottata”, afferma un vecchio detto popolare…e un altro risponde, “domani è un’altro giorno”. Punto.
In collaborazione con papale-papale.it
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