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Blind sale: vendita al buio di pacchi senza destinatario

LA CURIOSA USANZA EUROPEA SBARCA ANCHE IN ITALIA

da Sabina Aversa
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È di questi giorni la notizia di una curiosa vendita di pacchi Amazon e non, smarriti o non ritirati, accatastati in attesa di nuovi compratori. La blind sale, questa inusuale vendita di pacchi il cui contenuto viene ignorato fino al momento dell’apertura, arriva anche in Italia.


Blind sale: la sorpresa arriva in Italia

Fino al 19 gennaio di quest’anno per la prima volta al centro commerciale di Roma est, dalle 10 alle 20 si possono acquistare a peso, presso il Pop up store di King Collins, startup francese addetta ad acquistare e recuperare pacchi spediti dagli e-commerce non reclamati, pacchi che rivende a prezzi super vantaggiosi sul sito e nei negozi. Il fondatore Killian Denis ha raccontato di aver acquistato lo scorso anno circa 350 tonnellate di merce e di averne rivenduta circa 200. Insomma questa nuova forma di commercio, o di gioco di società come dir si voglia, sembra avere innescato una curiosità che spinge a ore di file estenuanti pur di accaparrarsi un chilo o più di pacchi e pacchetti. Nessuno resiste alla curiosità di far diventare proprio un pacco.

È il retaggio natalizio dei doni sotto l’albero che ci insegue anche una volta scavallate fasce di età meno infantili. La sorpresa, l’entusiasmo di avere tra le mani un affare di dimensioni esagerate la fa da padrone. La disillusione una volta aperto il pacco, la voglia di riprovare con altri oggetti imballati di cui sentiamo appena il rumore scuotendo il pacco come un esperto barman nel preparare i cocktails in un villaggio vacanze. Il bello è proprio il non avere la minima idea circa il contenuto di ciò che si compera.

Pacchi Amazon

La magia dell’ignoto

Dal momento in cui si apre questo mega recinto dove giacciono i vari pacchi, si hanno solamente 10 minuti di tempo per individuare, scrollare, soppesare, immaginare ciò che abbiamo in mano. E, una volta sicuri della scelta, di quel sesto senso che con gli altri non ammette fallimenti, e con noi stessi ci indirizza sempre in vie fallaci e improponibili, insomma con la refurtiva in mano si va alla bilancia e, una volta pesati i pacchi, si paga a peso ciò che accuratamente abbiamo studiato come un reperto archeologico da attribuzione rara.

Il prezzo varia da 1,99 euro al chilo di cartoni generici, a 2,79 euro per i pacchi Amazon, quelli di “lusso”, quelli che potrebbero contenere sorprese di gradevole e conveniente aspetto. Finalmente, dopo una trafila che attiva aspettative più rosee, ecco arrivato il momento di sapere: si aprono i pacchi, si sventrano cartoni, tirando con le unghie e coi denti nastri alti due dita di massiccio scotch, aggredendo inanimati regali come fossimo giaguari alla prima battuta di caccia. E da dentro escono, anzi sbocciano le cose più assurde: pigiami di Hello Kitty, cuffie a pelo lungo, palette parlanti per dolci, lampade abbronzanti, guanti in muflone selvatico, tutto il possibile tranne qualcosa di mettibile e riciclabile. 

E dalla folla impegnata a profanare i pacchi, si eleva il gridolino di chi ha preso il primo pacco passatogli sotto al naso e ha trovato dentro uno smartphone, una consolle con videogiochi, una friggitrice ad aria, una spazzola rotante e lisciante ad aria calda. 

La fortuna aiuta gli audaci, la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo, commenta un signore attempato, mentre stringe tra le mani una canotta a rete dai chiari contorni sadomaso. Si sapeva, il gioco poteva non valere la candela, non essere all’altezza delle file fatte, delle qualità di osservazione sfoderate, ma la sensazione fanciullesca di avere tra le mani un pacco e svelare la sorpresa del contenuto rappresenta una goduria assoluta. 

Oggi ormai di sorpresa c’è ben poco, e questo gioco, questa blind sale, riattiva davvero una sensazione di magia che si è persa. Ormai il regalo diventa richiesta. La sorpresa appartiene ai tempi andati. Ed è sempre una questione di tempo non poterne sprecare troppo per trovare il regalo giusto. 

Cosa vuoi? Cosa desideri? Che ti regala la mamma? Amore andiamo in gioielleria così ti scegli qualcosa? 

Nessuno sembra assumersi più la responsabilità di scegliere, di azzardare un regalo per paura di sbagliare genere, gusti, e di perdere tempo. Sin dalla prima letterina a Babbo Natale, si allontana la capacità di scegliere un qualcosa che faccia felice un bambino. E così via dovendo fare un presente per un avvenimento più o meno importante il proprio gusto, la capacità di stupire lascia il posto alla praticità di richiedere espressamente quel che il destinatario vuole.

È vero, ai nostri tempi è difficile davvero sorprendere un bambino, un ragazzo, un adulto… si ha tutto, si compra tramite social, ci si affida all’e-commerce che si avvale della magnifica opzione di seguire il percorso del pacco, di sapere quando verrà consegnato facendo sì che anche la scampanellata del corriere sia una cosa prevedibile e prevista. Eppure queste file numerose e variegate che fanno della blind sale un fenomeno sociale, non sono mosse solo dal desiderio di comprare a poco, ma di comprare al buio, ritrovando quella felicità della sorpresa, di un regalo inatteso, di un oggetto che in realtà non ci serviva ma che appaga la nostra sensazione di possesso.

Che bello, non lo avrei mai comprato, ma sono contenta adesso di averlo. È proprio questo il senso di un regalo, soddisfare non un bisogno, ma un capriccio, un lusso mai espresso e forse mai desiderato, anche un gusto non tuo che scadendo nel kitsch diventa moda, voce naïf… regaliamoci e regaliamo qualcosa che possa nascere con l’entusiasmo di scartare un regalo. Chi da bambini non ha superato quella fase sottolineata dalla canzone “scarta la carta, scarta la carta”, lì i bambini diventano grandi, diventano giudiziosi, adulti, ringraziando per regali non graditi, perché indottrinati dai genitori prima dell’inizio della festa, “mi raccomando anche se non ti piace ringrazia”, favoreggiamento alla bugia, quella stessa che detta giorni prima aveva indotto a punizioni esemplari. 

Che tipi gli adulti! 

Alla prossima blind sale mi metterò in fila con pazienza, e sceglierò con cura i pacchi da comprare, aprendoli ritornerò indietro nel tempo, e, se tornando a casa, sarò vestita con un boa di piume di struzzo, o un paio di occhiali alla Malgioglio che mi importa? Avrò comprato un chilo di stupore e sorpresa, il che al giorno d’oggi non ha davvero prezzo.


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